Riqualificazione del viale Carducci e delle Querce - Comacchio

Additional Info

  • Data: 2016
  • Luogo: Comacchio, Italia
  • Committente: Città di Comacchio
  • Team: Massimo Camasso, Andrea Revello, Elena Vigliocco (capogruppo) con la collaborazione di Roberta Sassone, Francesco Scialdone, Luca Secci, Flavia Spina

La proposta nasce dalla capacità di interpretare il tema di progetto per generare immagini di riferimento a partire da una suggestione iniziale legata all'interpretazione della complessità del luogo, ispirando e alimentando il progetto secondo un approccio che integra il carattere della morfologia del territorio balneare, il carattere emozionale ed unico del paesaggio naturale e lagunare, il carattere culturale legato ai suoi usi e alla sua storia.

In tal modo il progetto proposto è inteso come metafora (forse palinsesto) del luogo e dei suoi elementi identitari: il progetto “prende” dal luogo gli elementi e i materiali “restituendoli” al luogo stesso una volta reinterpretati nella riqualificazione; il progetto diventa così occasione per “rileggere” gli elementi componenti il paesaggio comacchiese secondo un processo generativo circolare: osservando i diversi aspetti del contesto, individuando ed interpretando i singoli elementi, rinnovando coerentemente l’immagine urbana dell’ambito.

Questi elementi che compongono il paesaggio, insieme alle atmosfere percepite dalle immagini fortemente evocative del territorio stesso, vengono “metabolizzati" all’interno della proposta sia dal un punto di vista dell’uso sia dal punto di vista della forma, trasformandone la fruizione in un momento di veicolo empatico ed emozionale nei confronti del luogo e occasione di possibili rimandi ad approfondimenti rispetto alla cultura locale.

Sulla nuova pavimentazione, che allude al movimento delle onde, s’innestano i pontili di legno che collegano le isole, velme e barene, che corrispondono alle aree in cui il flusso della corrente, delle persone che passeggiano guardando le vetrine, può trovare una sosta o un momento d’uso differente; le infrastrutture della pesca della laguna come le reti da pesca, sono reinterpretate per dare una possibilità di sosta all’interno della nuova piazza-parco che intraprende un dialogo diretto con il paesaggio e la flora tipicamente balneare.

Il nuovo disegno sinuoso che allude alla corrente marittima non è uno stratagemma puramente decorativo: la nuova corrente serve a spostare ed “aprire” lo sguardo e la profondità di campo, portando a dirigere l’attenzione sui bordi esattamente come gli esempi più significativi di riqualificazione in Europa mostrano, permettendoci di creare una nuova ricchezza esperienziale data dalla sovrapposizione di un’idea sorpassata dello spazio monoassiale con quella di uno spazio pubblico poroso e aperto a più punti di vista.

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