Come l'HUB di un aereoporto, HAB è un luogo in cui gli le persone possono lavorare insieme e/o scambiarsi informazioni. Venendo da una esperienza in cui lo studio professionale dell'arch. Magnaghi ha costituito per me il prolungamento della famiglia, mi piace pensare che 'coltivare l'apertura' costituisca l'occasione per un arricchimento personale e professionale al contempo: il baratto intellettuale è la merce di scambio di questo luogo. Gli architetti che partecipano a questo gruppo si conoscono da tempo e qui trovano uno spazio in cui poter collaborare: in un tempo in cui la professione si fa sempre più frammentata ma anche più complessa, questo spazio vuole essere una occasione in cui trovare altri professionisti con i quali interagire e affrontare la costruzione del progetto. HAB ha poi anche diverse propaggini all'interno degli studi professionali di ingegneria con i quali collabora. Elena Vigliocco

 

PEOPLE

 

Silvia Banfo

Silvia si è laureata nel 2010 al Politecnico di Torino con laurea specialistica in Restauro e Valorizzazione dei beni culturali con tesi in composizione architettonica dal titolo Il "Fuso" di via Giachino: appunti per un masterplan di riqualificazione con relatori arch. Vigliocco e arch. Cantarella. Ha studiato in Finlandia presso Turku University of Applied Sciences. Dal 2012 è architetto iscritta all’Ordine della provincia di Biella. Ha collaborato come tecnico esterno con l’Arcidiocesi di Vercelli e con studi di architettura e ingegneria come consulente in progetti di restauro architettonico. Dal 2014 è collaboratrice didattico del Politecnico di Torino nell’Atelier Riqualificazione della città consolidata A (Modulo di Composizione architettonica e urbana) con arch. Silvia Gron. Appassionata di fotografia ha partecipato a Topography of Trauma workshop in Gibellina 2009-2010. Collabora con HAB dal 2013.

Lorenzo Giubergia

Lorenzo nasce a Torino il 24 febbraio 1984. Nel 2002 frequenta il primo anno del corso di Interior Design presso lo IED di Torino. Nel 2003 si iscrive al Politecnico di Torino frequentando la triennale in "Progettazione Architettonica" e la specialistica in "Restauro e Valorizzazione dei Beni Architettonici"; partecipa al programma Erasmus presso l'Universidad Politecnica de Valencia. Nel 2011 si iscrive all'Ordine degli Architetti di Torino; lo stesso anno lavora presso lo studio ADJMI a Manhattan (NY) e nello studio AA a Williamburg (NY). Nel 2013 collabora con l'architetto Vigliocco alla progettazione del NCP in via Moncalvo a Torino, attualmente occupa il ruolo di DL operativo nei cantieri di Maserati a Mirafiori. Nel 2011 vince il primo premio al concorso Flusso e Ricircolo organizzato dalla fondazione Rentheart.

Stefano Griglio

Stefano, laureato al Politecnico di Torino nel 2012 con laurea specialistica in Architettura per la sostenibilità, tesi in composizione architettonica titolo: “Un nuovo museo di Arte contemporanea a Buenos Aires” prof. Mellano e prof. De Paoli. Durante 2012/2013 ha collaborato con l'arch. Davide Salvatico nella progettazione ed esecuzione dei lavori di tre appartamenti in un nuovo complesso residenziale in classe A, in Torino. Dal 2013 al 2015 è consulente alla progettazione per il progetto del Nuovo Centro Paideia, a Torino. Dal 2015 è iscritto all’Ordine degli Architetti di Torino. Dal 2013 collabora con lo studio HAB.

Cristina Lorefice

Laureata nel 2012 al Politecnico di Torino ha conseguito la laurea magistrale in Architettura per la sostenibilità con tesi in composizione architettonica dal titolo "Un nuovo museo di arte contemporanea per Buenos Aires" con relatori arch. Mellano e arch. De Paoli. Inizia la sua attività pratica presso lo studio Valinotti di Saluzzo nel 2010. Durante il 2012/2013 collabora con lo studio Officina 8a di Torino e con l'Arch. Norberto Rossetti. Appassionata di design, progetta arredi per gli interni. Dal settembre del 2013 collabora con HAB al progetto Nuovo Centro Paideia a Torino.

Articoli in rivista (quale autore o co-autore) a diffusione Internazionale (I) o Nazionale (N):

M. Mattone, E. ViglioccoPresas y centrales hidroeléctricas en el Valle de Aosta,in “Labor & Engenho”, n. 1, 2017, Campinas [Brasil]. – (in corso di redazione). Articolo con referee.

 

E. ViglioccoL’architettura e la sua attitudine alla rigenerazione senza fine. Il rinnovamento “ibrido” del Cinema (oggi teatro) Astra di Torino, in “Abaco”, n. 79, 2014, pp. 117-122 (issn 0213-6252, dl: as1376-1986).

 

M. Mattone, E. ViglioccoARCHITETTURE PER IL CINEMATOGRAFO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO: conoscenza e valorizzazione. Una esperienza di ricerca e didattica internazionale, in “Abaco”, n. 79, 2014, pp. 123-126 (issn 0213-6252, dl: as1376-1986).

 

E. ViglioccoRecycling architecture: industrial archeology and concrete parks, in “Labor & Engenho”, vol. 7, n. 1, 2013, Campinas [Brasil]. Articolo con referee.

 

E. ViglioccoTrasformare una porzione di città. L’urbanità del Nuovo Fabbricato Viaggiatori di Torino Porta Susa, in “Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e Architetti di Torino”, n. 3-4, 2008, Torino [Italy], pp. 82-87 (issn 0004-7287).

 

 

Monografie (quale autore o co-autore) a diffusione Internazionale (I) o Nazionale (N):

M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoGli spazi della costruzione nella ricomposizione urbana, Celid, Torino 2013 (isbn 9788876619793).

 

E. ViglioccoProgetto e costruzione della città contemporanea. Il rapporto architettura / urbanistica, Aracne, Roma 2012 (isbn 9788854850200).

 

S. Gron, E. ViglioccoIntersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection, Araba Fenice, Boves 2009 (isbn 9788895853642).

 

M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoLeggere, costruire, trasformare. Appunti di composizione architettonica e urbana, Celid, Torino 2008 (isbn 9788876617867).

 

M. Benente, M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoOropa Sport. Percorsi progettuali tra memoria e valorizzazione, Alinea Editore, Firenze 2007 (isbn 9788860551528).

 

 

Libri a cura (quale curatore o co-curatore) a diffusione Internazionale (I) o Nazionale (N):

M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Paisajes de la electricidad. Máquinas, edificios, lugares y relaciones, CICEES, Gijon 2017 (in corso di redazione e stampa) – indice allegato al CV.

 

M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Arquitecturas para el cine: conocimiento y valoración, CICEES, Gijon 2016 (isbn 9788494355691).

 

S. Gron, E. Vigliocco (a cura di), Impronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011 (isbn 9788882020712).

 

 

Capitoli di libro (quale autore o co-autore)a diffusione Internazionale (I) o Nazionale (N):

M. Mattone, E. ViglioccoAprender para puestar en valor: las premisas y los objetivos del workshop, in M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Paisajes de la electricidad. Máquinas, edificios, lugares y relaciones, CICEES, Gijon 2017 (in corso di redazione e stampa).

 

E. ViglioccoLa arquitectura y la máquina, in M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Paisajes de la electricidad. Máquinas, edificios, lugares y relaciones, CICEES, Gijon 2017 (in corso di redazione e stampa).

 

M. Mattone, E. ViglioccoPaisajes de la electricidad, in M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Paisajes de la electricidad. Máquinas, edificios, lugares y relaciones, CICEES, Gijon 2017 (in corso di redazione e stampa).

 

E. ViglioccoAppunti per la costruzione di un atlante, in M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di),  Arquitecturas para el cine: conocimiento y valoración, CICEES, Gijon 2016, pp. 219-225 (isbn 9788494355691).

 

E. ViglioccoWksh1. Torino. Primer Workshop Internacional, in M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Arquitecturas para el cine: conocimiento y valoración, CICEES, Gijon 2016, pp. 207-209 (isbn 9788494355691).

 

E. ViglioccoEnvases Retornables. Reflexiones sobre la renovación de los grandes “contenedores vacíos” de la arquitectura, in M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Arquitecturas para el cine: conocimiento y valoración, CICEES, Gijon 2016, pp. 69-87 (isbn 9788494355691).

 

M. Mattone, E. ViglioccoArquitecturas para el cine: conocimiento y valorización. Introduciòn, in M. Mattone, E. Vigliocco (a cura di), Arquitecturas para el cine: conocimiento y valoración, CICEES, Gijon 2016, pp. 15-17 (isbn 9788494355691).

 

C. Coscia, E. Romeo, E. ViglioccoDocumentazione del progetto, in E. Romeo (a cura di), Memoria, conservazione, riuso del patrimonio industriale. Il caso studio dell’IPCA di Ciriè, Ermes, Roma 2015, pp. 227-259 (isbn 978-88-6975-028-1).

 

E. ViglioccoPresupposti formali e proiezioni di progetto, in E. Romeo (a cura di), Memoria, conservazione, riuso del patrimonio industriale. Il caso studio dell’IPCA di Ciriè, Ermes, Roma 2015, pp. 182-199 (isbn 978-88-6975-028-1).

 

E. ViglioccoResi. Il riuso come pratica di riciclaggio applicata al patrimonio industriale, in E. Romeo (a cura di), Memoria, conservazione, riuso del patrimonio industriale. Il caso studio dell’IPCA di Ciriè, Ermes, Roma 2015, pp. 51-63 (isbn 978-88-6975-028-1).

 

E. ViglioccoLe verità parziali della mappa, in S. Gron, M. Camasso (a cura di), Impronte urbane_02. A.A.A. stanze cercasi, Politecnico di Torino, Torino 2015, pp. 34-35 (isbn 978-88-8202-053-8).

 

E. ViglioccoIntersezione. La Cavallerizza Reale: costruire in aderenza, in G. Canella, M. Caja, E. Manganaro, Architettura e realismo. Torino Napoli Milano - Programma Milano, Maggioli Editore, Milano 2013 (isbn 9788838762215).

 

E. ViglioccoLa forma del contatto in architettura, in M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoGli spazi della costruzione nella ricomposizione urbana, Celid, Torino 2013, pp. 73-105 (isbn 9788876619793).

 

S. Gron, E. ViglioccoConclusioni, in S. Gron, E. ViglioccoImpronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011, p. 82 (isbn 9788882020712).

 

E. ViglioccoGuardare un’architettura, in S. Gron, E. ViglioccoImpronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011, pp. 78-81 (isbn 9788882020712).

 

E. ViglioccoLa libertà della regola. Letteratura combinatoria, potenziale e architettura: una ipotesi di trasversalità metodologica, in S. Gron, E. ViglioccoImpronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011, pp. 72-75 (isbn 9788882020712).

 

E. ViglioccoArchitetture della città: appunti. Esplorazione analitico progettuale del ‘fuso’ di via Giachino, Torino, in S. Gron, E. ViglioccoImpronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011, pp. 66-69 (isbn 9788882020712).

 

E. ViglioccoClassificare e descrivere. Teoria degli schemi e approccio tipologico, in S. Gron, E. ViglioccoImpronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011, pp. 60-61 (isbn 9788882020712).

 

E. ViglioccoIl progetto produce conoscenza? Il progetto come descrizione, in S. Gron, E. ViglioccoImpronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011, pp. 32-35 (isbn 9788882020712).

 

E. ViglioccoEsperienze, in S. Gron, E. ViglioccoImpronte urbane_01. Les Lieux / les Choses / la Règle, Politecnico di Torino, Torino 2011, p. 31 (isbn 9788882020712).

 

E. ViglioccoInterni  urbani,  in M. Camasso, L. Dal Pozzolo, S. Gron, Temi dell'abitare, il quartiere di Mirafiori, Politecnico di Torino, Torino 2010, pp. 28-29 (isbn 9788882020316).

 

S. Gron, E. ViglioccoL'intervento, in S. Gron, E. ViglioccoIntersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection, Araba Fenice, Boves 2009, pp. 106-117 (isbn 9788895853642).

 

E. ViglioccoLa dimensione urbana, in S. Gron, E. ViglioccoIntersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection, Araba Fenice, Boves 2009, pp. 31-65.

 

E. ViglioccoDialettica tra progetto e conoscenza, in S. Gron, E. ViglioccoIntersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection, Araba Fenice, Boves 2009, pp. 16-19.

 

S. Gron, E. ViglioccoIntroduzione, in S. Gron, E. ViglioccoIntersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection, Araba Fenice, Boves 2009, pp. IX-XI.

 

E. ViglioccoProgetto per la rifunzionalizzazione del complesso della Cavallerizza Reale di Torino. Laboratorio Progettazione Architettonica e Urbana - Laurea Magistrale in Architettura (Restauro e Valorizzazione) - II Facoltà di Architettura Politecnico di Torino, in S. Gron, R. Palma (a cura di), MONO/MULTI/INTER. Un'indagine sul ruolo delle discipline nei laboratori di Progettazione Architettonica in Italia, Politecnico di Torino, Torino 2009, p. 95 (isbn 9788882020279).

 

E. ViglioccoUna esperienza di conservazione: progetto di riconfigurazione del genius loci, in R. Ientile (a cura di), Architetture in cemento armato. Orientamenti per la conservazione, Franco Angeli, Milano 2008, pp. 543-549 (isbn 9788846498861).

 

E. ViglioccoEstendere: Jo Coenen il progetto del Céramique a Maastricht, in M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoLeggere, costruire, trasformare. Appunti di composizione architettonica e urbana, Celid, Torino 2008, pp. 116-127 (isbn 9788876617867).

E. ViglioccoParlare di trasformazioni urbane, in M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoLeggere, costruire, trasformare. Appunti di composizione architettonica e urbana, Celid, Torino 2008, pp. 109-115 (isbn 9788876617867).

 

E. ViglioccoLa citazione in architettura: E. Miralles verso A. Gaudì, in M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoLeggere, costruire, trasformare. Appunti di composizione architettonica e urbana, Celid, Torino 2008, pp. 86-97 (isbn 9788876617867).

 

E. ViglioccoL’idea e l’archetipo: O. M. Ungers, in M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoLeggere, costruire, trasformare. Appunti di composizione architettonica e urbana, Celid, Torino 2008, pp. 22-33 (isbn 9788876617867).

 

M. Benente, M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoOropa Sport: elementi per un progetto di valorizzazione, in M. Benente, M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoOropa Sport. Percorsi progettuali tra memoria e valorizzazione, Alinea Editore, Firenze 2007, pp. 66-71 (isbn 9788860551528).

 

E. ViglioccoNote sull’astrazione delle ipotesi di progetto, in M. Benente, M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoOropa Sport. Percorsi progettuali tra memoria e valorizzazione, Alinea Editore, Firenze 2007, p. 57 (isbn 9788860551528).

 

E. ViglioccoDinamiche di rete: il sistema di riferimento della riqualificazione di Oropa Sport, in M. Benente, M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoOropa Sport. Percorsi progettuali tra memoria e valorizzazione, Alinea Editore, Firenze 2007, pp. 22-24 (isbn 9788860551528).

 

E. ViglioccoPont-Saint-Martin da centro agrario e commerciale a polo industriale. Analisi della crescita urbana tra XVIII e XX secolo per un suo ri-orientamento contemporaneo, in G. Mondini, C. Devoti, A. Farruggia (a cura di), Beni culturali, città, territorio. Indagini per un patrimonio da valorizzare, Celid, Torino 2007, pp. 117-118 (isbn 8876617728).

 

A.Magnaghi, E. ViglioccoProgettare per chi? Il rapporto tra Storia e Progetto di Architettura, in C. Roggero, E. Della Piana, G. Montanari (a cura di), Il patrimonio architettonico e ambientale. Scritti per Micaela Viglino Davico, Celid, Torino 2007, pp. 176-179 (isbn 8876617418).

 

E. ViglioccoLa città dell’industria, in G. Gili (a cura di), Torino, Avallardi, Milano 2006, pp. 122-133 (isbn 8880621955).

 

E. ViglioccoSostenibilità/Progetto, in S. Gron, A. Magnaghi, F. Orsini, A. Samarotto (a cura di), Piazza Il Progetto – Concorso internazionale di idee per studenti delle facoltà di architettura, Tip. La fotocomposizione, Torino 2005, pp. 36-39 (isbn 9788890413100).

 

M. Camasso, L. Dal Pozzolo, E. ViglioccoIdee, riqualificazione urbana. Il comparto di Piazza Cittadella, Catalogo della Mostra Palazzo Farnese di Piacenza, Piacenza 2004, p. 68.

 

S. d’Ascia, E. ViglioccoTorino Porta Susa, in Stazioni Luoghi per le città, Electa, Milano 2004, pp. 40-57 (isbn 8837033435).

 

S. d’Ascia, E. ViglioccoRelazione tecnica, in Il nodo urbano – The urban link, L’Arca Edizioni, Milano 2003, pp. 22-35 (isbn 8835444296).

 

S. Gron, E. Monzeglio, E. ViglioccoLungo l’antico canale di Borgo San Donato, in G. Carcioffi (a cura di), Concorso Nazionale di Progettazione Partecipata e Comunicativa. Progetti vincitori e segnalati nella seconda edizione 2000 2001, Milano, il Sole Ventiquattrore Pirola 2002, pp. 154-157 (isbn 8832447738).

 

 

Papers presentati a conferenze su invito Internazionali (I) e Nazionali (N):

E. ViglioccoIl tema dell’accostamento e la sua declinazione nella figura del giuntopresso laFacultadde Arquitectura, UrbanismoyDiseñoCordoba, Argentina luglio 2013.

 

E. ViglioccoReterritorialisation: la régénération sans fin appliquée à l’architecture, Parigi maggio 2009.

 

E. ViglioccoUna esperienza di conservazione: progetto di riconfigurazione del genius loci, in R. Ientile (a cura di), Il ciclo di vita delle architetture in cemento armato. L’approccio ingegneristico e le ragioni della conservazione, Preprint, Torino 2007, pp. 107-108.

 

Pubblicazioni di progetti con saggio critico di altro autore:

Teatro Astra / Astra Theatre, in A. Milan, Agostino Magnaghi architetto. Cinque progetti scelti e cinquant’anni d’architettura / Agostino Magnaghi architect. five selected projects and fifty years of architecture, Cluep, Padova 2016, pp. 144-157 (isbn 978-88-7547-412-5).

 

Stazione di Torino Porta Susa / Turin Porta Susa Railway Station, in A. Milan, Agostino Magnaghi architetto. Cinque progetti scelti e cinquant’anni d’architettura / Agostino Magnaghi architect. five selected projects and fifty years of architecture, Cluep, Padova 2016, pp. 128-143 (isbn 978-88-7547-412-5).

 

D. Cattaneo, Copertura Stazione di Porta Susa, in “Materia”, n. 69, 2011, pp. 16-17 (issn 1121-0516).

 

R. Lombardi, L. Palmucci, F. Varallo, Teatri storici della provincia di Torino, Rosemberg & Sellier, Torino 2011, p. 73 (isbn 9788878851177) – pubblicazione intervento Teatro Astra, Torino.

 

M. A. Giusti, R. Tamborrino, Guida all’Architettura del Novecento in Piemonte, Allemandi, Torino 2008, p. 206 (isbn 978884221638) – pubblicazione intervento edificio privato, San Benigno.

 

M. Bonino, G. Fassino, D. T. Ferrando, C. Spinelli (a cura di), Torino Atlante dell’Architettura. 1984/2008, Allemandi, Torino 2008, sch. 28 (isbn 9771828714691) – pubblicazione intervento Stazione di Porta Susa, Torino.

 

Porta Susa, in “Abitare”, n. 453, 2005, pp. 202-203 (issn 0570-3256).

 

A.Magnaghi, Risanamento e trasformazione residenziale San Benigno Canavese (To), in A. Piva, P. Galliani, Ricerca formazione progetto di architettura. Architetti Italiani under 50, Marsilio, Venezia 2005, pp. 222-223 (isbn 8831787330) - – pubblicazione intervento edificio privato, San Benigno.

 

Torino Porta Susa, in Il Collegio Costruttori. Dalla ricostruzione alla riqualificazione, S.E.P.I.T., Torino 2005, p. 193.

 

Progetto della stazione di Torino Porta Susa, in OFFICINA CITTÀ TORINO (a cura di), Stazioni Viaggi e Fermate, Torino 2003, pp. 28-31 (isbn 8889018038).

 

S. Massarente, Concorsi ad alta velocità, in “Area”, n. 67, 2002, pp. 194-196 (issn 0394-0055) – pubblicazione intervento Stazione di Porta Susa, Torino.

 

M. Bazan Giordano, Torino dinamica – Porta Susa Station, in “l’Arca”, n. 172, 2002, pp. 89-92 (issn 0378-0672) – pubblicazione intervento Stazione di Porta Susa, Torino.

 

Altre pubblicazioni:

A.Magnaghi, M. Camasso, E. ViglioccoRiqualificazione del Teatro Astra di Torino, in http://www.europaconcorsi.com/db/pub/newsletter/030206/main.html, 2006.

 

E. ViglioccoLa costruzione dell’idea. Il problema della trasposizione in manufatto delle ipotesi del progetto urbano di riqualificazione, in T. Kirova, S. Gron (a cura di), L’esperienza  del progettare  insieme, un itinerario per la conservazione e la valorizzazione del complesso devozionale di Oropa, Cdrom, Collana Strumenti per la Didattica, Politecnico di Torino, Dipartimento Casa – Città, Dottorato  in Teoria e Costruzione  dell’Architettura, Torino 2005, 5/2005, sezione “interventi” – Cdrom (Collana del Dipartimento Casa – Città).

 

E. ViglioccoRelazione tecnica del progetto, in S. Gron, A. Dameri (a cura di), Ignazio Gardella, progettare con, Cdrom, Collana Strumenti per la Didattica, Politecnico di Torino, Dipartimento Casa – Città, Dottorato in Teoria e Costruzione dell’Architettura, Torino 2005, 3/2005, sezione “progetti” – Cdrom (Collana del Dipartimento Casa – Città) – in collaborazione con E. Scilini.

 

Arep, S. d’Ascia, A. Magnaghi, E. ViglioccoProgetto della stazione di Torino Porta Susa, in http://www.tav.it/4/default/.asp?id=270&codice1=001&codice2=003&idComunicato=274, 2003.

 

E. ViglioccoRelazione tecnica del progetto, in S. Gron, A. Dameri (a cura di), Ignazio Gardella, progettare con, Cdrom, Collana Strumenti per la Didattica, Politecnico di Torino, Dipartimento Casa – Città, Dottorato in Teoria e Costruzione dell’Architettura, Torino 2003, 3/2003, sezione “progetti” – Cdrom (Collana del Dipartimento Casa – Città).

 

E. ViglioccoApprendere per restituire identità, in A. Dameri, S. Gron (a cura di), Architettura ad Alessandria, report didattico. Proposte e iniziative, in “Rassegna economica”, n. 3, 2003, pp. 33-34.

 

Arep, S. d’Ascia, A. Magnaghi, E. ViglioccoProgetto della stazione di Torino Porta Susa, in http://www.otc.torino.it, 2003.

 

M. Camasso, S. Gron, E. ViglioccoEuropan 6 – Inter City. Progetto per la trasformazione dell’ex area ferroviaria della città di Lubecca (Germania), in http://www.europan.de/europan_5_6/3deut_standorte/alle_arbeiten/l035_a.html, 2001.

 

E. ViglioccoLe aree industriali di trasformazione: una ipotesi di progetto per la Spina. Studio delle dinamiche di insediamento e trasformazione di uno dei grandi contenitori del lavoro della Torino operaia: le Officine Savigliano, relatore  Agostino Magnaghi, in www.webarchi.polito.it/servizi/tesi/html, 1999.

 

 

La realtà è un ‘materiale’ di progetto che allo stesso tempo non è rifiutabile ma neppure totalmente affermabile; come sostiene Vittorio Gregotti (2004) è solo ‘diagonalmente’ attraversabile.

Per fare questo è necessario separarsi provvisoriamente da essa per restituirla sotto forma di un’immagine elaborata per mezzo degli strumenti specifici che di volta in volta possono essere utilizzati, in cui la rappresentazione, che costituisce un momento cardine dell’indagine, non deve essere intesa come ‘riproduzione’ ma come attività intenzionale del soggetto che indaga il ‘reale’ e si confronta con esso.

Così le ‘intersezioni’, intese quali congiunzioni logiche presenti tra gli elementi strutturanti un sistema, possono essere gli strumenti necessari per descrivere il ruolo, l’individualità, delle singole parti componenti - di un Palazzo o di un pezzo di città -; Aldo Rossi (1987) nel parlare del Palazzo della Ragione di Padova si chiede dove comincia l’individualità di questo palazzo e da dove dipende e afferma poi che: l’individualità dipende senz’altro dalla sua forma più che dalla sua materia, anche se questa vi ha grande parte; ma dipende anche dall’essere la sua forma complicata e organizzata nello spazio e nel tempo.

Interessarsi al complesso della Cavallerizza Reale di Torino ha sigificato indagare l’individualità di una forma ‘che ci resta impressa, che viviamo e percorriamo e che a sua volta struttura la città’; un’occasione per ragionare su quella serie complessa di temi che si affiancano, intrecciano, legano nel determinare la sua forma ultima. Dall’assetto patrimoniale alle funzioni e modi d’uso degli spazi, dal rilievo alla descrizione dei singoli manufatti analizzati attraverso sezioni storiche che rivelano l’assetto originario e ricostruiscono la cronistoria degli eventi e delle trasformazioni edilizie, si delinea la consistenza edilizia e individua l’origine di alcune delle problematiche in atto consolidate nel tempo. La sintesi finale individua le permanenze e le potenzialità delle singole parti che saranno utilizzate nella terza parte del capitolo.

Obiettivo del lavoro è la costruzione di uno o più progetti che delineati a partire dal confronto di due modalità di approccio, ‘principi’, che, utili nell’individuare quegli elementi di forza che caratterizzano alcune delle potenzialità del sistema non sono però proposte in alternativa una all’altra ma convivono, in quanto riassumono un’alternanza di ragionamenti nello sviluppo di molteplici proposte possibili.

La ricerca è stata pubblicata in S. Gron, E. Vigliocco, Intersezione, più frammenti un unico soggetto. Intersection, Araba Fenice, Boves 2009.

H&ICity
Health & Innovation CITY (H&ICity): la Città del Benessere e dell’Innovazione esprime i contenuti culturali proposti dal progetto in cui si avanza l’idea di ‘rilanciare’ l’area come nuovo polo dedicato alla salute, intesa come benessere in senso lato (sport, cibo, ecc.), e all’innovazione, intesa come innovazione di contenuto/processo (scelta delle attività produttive) e di ‘contenitore’ (interventi innovativi sugli edifici). L’obiettivo è quello di redigere una proposta complessivamente unitaria e in grado di soddisfare una valorizzazione di ‘contenuto’ e di ‘contenitore’.

H&ICity vuole essere una proposta dalla forte valenza innovativa ed ecologica: per questa ragione si è scelto di diminuire la densità insediata attraverso la demolizione dei edifici architettonicamente meno interessanti e la riduzione dell’inserimento di nuovi manufatti prediligendo la trasformazione di quelli esistenti. Questa scelta muove dalla convinzione che prima di tutto sia necessario riportare ordine all’interno di un Comparto profondamente manomesso e stratificato secondo logiche utilitaristiche che però lo hanno saturato: ‘togliere’ per ‘vedere’; ‘togliere’ per ‘riordinare’. ‘Togliere’ per restituire all’insieme la sua immagine rinnovata. La riconfigurazione dell’area muove da ulteriori due considerazioni: il riconoscimento dei valori intrinseci dei singoli manufatti architettonici che rivelano caratteri differenti tra loro; la necessità di ‘aprire’ il Comparto alla Città da cui è attualmente separato per esigenze funzionali.

A partire dall’antinomia figura/sfondo il progetto affonda le sue ragioni compositive su due elementi: una struttura, determinante lo sfondo, su cui si innesta una figura. Il progetto di riqualificazione dell’area Riva verte principalmente rispetto a due macro elementi che al loro interno sono stati successivamente esplorati: il bordo dell’area e il parco urbano. Contenitore e contenuto sono stati analizzati nelle loro fragilità e debolezze al fine di individuare efficacemente quali fossero le azioni maggiormente appropriate al fine di ottenere il superamento dell’attuale disomogeneità e frammentazione percettiva. Proprio da quest’ultima, il progetto ha mosso i suoi primi passi conducendo verso la consapevolezza che solo attraverso operazioni mirate alla riconfigurazione non solo del contenuto ma anche del contenitore sarebbe stato possibile effettivamente ottenere un risultato di qualità che avesse riverberazioni sul sistema nel suo complesso: il parco urbano deve essere inteso come una porzione integrata del territorio e non come una porzione del territorio inclusa all’interno di un recinto; in questo senso il concetto di contenitore deve essere messo in relazione con l’esigenza di contrasto tra un sottofondo omogeneo e profondamente caratterizzato e la figura del parco che emerge per differenza.

Il progetto urbano è l’occasione di una possibile ricomposizione urbana e architettonica: continuità del tessuto e discontinuità degli oggetti; pieni edilizi e vuoti urbani; tradizione e modernità; artificio e natura. La trama risultante restituisce semplicemente una Morfologia individuata dal concorso di forze antagoniste: i vincoli normativi, di programma e i caratteri del contesto; le aspettative della committenza; i fondamenti del linguaggio adottato e le qualità espressive dei materiali scelti.
Gli obiettivi che il progetto proponeva erano costituiti da 1/ Connessione: intesa come capacità di ‘tenere insieme’ le parti che viene tradotta in organizzazione polare e permeabilità visiva; 2/ Coesione: intesa sia come continuità con gli insediamenti preesistenti sia come continuità sociale; 3/ Sostenibilità ambientale e sociale: intesa come recupero e messa a sistema di alcuni brani dell’estistente (come il bosco o fabbricati industriali); 4/ Sicurezza: intesa come individuazione dei caratteri per ciascun ambiente (pubblico/privato), accessi, separazione tra i flussi.

Il progetto urbano di riqualificazione dell’area est della città di Livorno comprende l’area del mercato coperto cittadino e parte del sedime ferroviario dismesso; attualmente è soggetta a un profondo degrado ambientale e sociale. Unitamente alla riqualificazione funzionale che prevede l’introduzione di nuove attività pubbliche e l’integrazione di quelle esistenti, l’intento del progetto consiste nel ridisegno urbano sulla base di una organizzazione polare che possa ricucire il comparto al tessuto urbano circostante. Tre i temi proposti: 1/ la costruzione di un nuovo bordo-parco urbano; 2/ il ridisegno della piazza di accesso all’area; 3/ la ristrutturazione dell’area di mercato; 4/ l’introduzione di nuovi elementi residenziali atti a implementare quelli preesistenti anche nell’ottica di una riqualificazione di questi ultimi.

Il progetto riguarda il sedime ferroviario in via di dismissione che lambisce il centro storico della città di Lubecca. L’intento è quello di ridisegnare questo brano di territorio in continuità con il tessuto della città preesistente: il codice a barre rappresenta l’astrazione estrema del lotto gotico che organizza l’insediamento storico (tavola 1); questo guida l’organizzazione del tessuto residenziale che viene inciso da una arteria infrastrutturale che organizza le attività collettive che di snodano al suo interno (tavola 2). Se a sud il tentativo è quello costruire una saldatura con la preesistenza, a nord il codice si dirada per lasciare maggiore spazio al verde che usa l’antico bordo a nord quale limite. Le residenze, studiate secondo moduli intercambiabili (tavola 3), sono jolly che possono articolarsi a seconda dei tagli e delle esigenze funzionali e immobiliari.

Il piano di ristrutturazione del complesso di via Moncalvo 1 a Torino rientra all’interno del programma di attività a sostegno alle famiglie che la Fondazione Paideia Onlus ha istruito da tempo. Fulcro di questa operazione è la ristrutturazione del lotto di proprietà dove troverà luogo la sede centrale della Fondazione: il progetto di risanamento edilizio si costituisce in assoluta continuità con l’impegno che la Fondazione ha sempre osservato, proponendo una riorganizzazione funzionale e strutturale degli spazi che consentirà di assolvere con accresciuta autorevolezza al mandato che si è prescritta.
Il progetto di rinnovamento ha l'obiettivo di implementare l’interrelazione tra forma e funzione, propria di ogni progetto, del portato più intenso della mission etica peculiare della Fondazione. Questo avverrà attraverso un uso costruttivo e simbolico delle forme, del colore e della luce, questi utilizzati ad ogni livello della progettazione sia come motore sia come efficace complemento delle opzioni proposte. Così le scelte progettuali operate che vedono l’uso della luce protagonista, si inseriscono in un ridisegno complesso e complessivo in grado di illuminare non solo la riqualificazione del luogo ma anche, e soprattutto, la tensione etica che il luogo stesso ha sempre onorato in un rimando continuo tra futuro e tradizione che solo un elemento imperituro come la luce è in grado di tradurre in forma.

Il progetto si concentra sull'idea che i bambini sono il soggetto principale del processo che guida la progettazione; in questo senso, tutte le stanze della scuola sono articolate come occasione in cui sperimentare il tema della casa: una casa, che solo la fantasia di un bambino poteva concepire, con il suo tetto spiovente, le pareti colorate e le grandi finestre. Il risultato è costituito da due edifici articolato in cui i bambini possono costruire i loro sogni. La nuova scuola è composta da due corpi separati ma collegati per mezzo di percorsi interni e pergolati che li rendono continui. Nel fabbricato più grande si trova la scuola materna e tutte le sue funzioni mentre nell'altro di trova in micronido che ha un ingresso indipendente.

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